Con questo volume si conclude un progetto editoriale originale, un percorso nella storia Contemporanea del Tigullio per meglio conoscere il periodo della dittatura fascista, della Resistenza e l’inizio della democrazia costituzionale. Tutte le pubblicazioni portano un sottotitolo che le unisce, una frase che bene ci descrive l’obiettivo complessivo dell’opera: sussidiario della memoria. Due parole semplici che indicano il tentativo d’aiutare la nostra memoria a mantenere saldo il ricordo: un libro può tornare utile a questo scopo. Un impianto editoriale chiaro, capitoli brevi, informazioni circoscritte ai diversi temi, una forte centralità del territorio, dove il Tigullio e Chiavari sono il luogo epicentro degli avvenimenti. Nel 2008 l’inizio di questo viaggio, il tema era esplorazione del razzismo italiano, del complesso di leggi che avrebbero discriminato la vita degli ebrei italiani. Il tema era trattato partendo dall’inaugurazione della Colonia Fara, un avvenimento apparentemente minore nella vita della dittatura fascista italiana, fatto che si inserisce nella cronaca dell’incontro romano con Hitler e il discorso dall’arengario in piazza della Vittoria a Genova. Perciò in quelle ore si ascoltavano nuovi inquietanti messaggi: la prossima guerra, l’alleanza con nazismo tedesco e il varo dei provvedimenti razziali. Quelle norme furono inghiottite dal furore della guerra in Europa, si assisteva alle prime deportazioni, nomi e mete inquietanti: Auschwitz sempre più nominato e temuto. Questo percorso aveva diramazioni sul nostro territorio, la Fontanabuona e il Campo N°52 di Calvari diventano una tappa verso quell’inferno. Liste di nomi, famiglie, destini che si trovano in quei vortici senza ritorno. La drammatica partenza del 21 gennaio del ’44, una lista di nomi e una destinazione: allora comprendiamo che Auschwitz non è così lontano!
Il secondo volume illustrava “il Secolo Breve”, un termine proposto dal grande storico Hobsbawm per indicare i cento anni delle due guerre mondiali e gli avvenimenti che sconvolsero l’Europa. Viarengo utilizzerà la biografia di Giovanni Battista “Marzo” per attraversare la clessidra del primo Novecento e la nascita del fascismo, i fatti vissuti da Canepa ci raccontano quello che lui visse e come il nostro territorio reagiva in quei tempi. L’inizio della Resistenza è raccolto nella tragica morte di Saverino Raimondo, nuovi documenti e testimonianze accendono una luce che ci permette di comprendere quella violenta morte, l’inizio di un percorso che si concluderà con 25 d’aprile del ’45. Il volume proseguiva con testimonianze dirette, con quanti furono coinvolti nel rastrellamento del settembre ’44, quando la Val Graveglia fu letteralmente attraversata da Brigate Nere, Monterosa e Tedeschi. Le voci di chi era presente raccontano i fatti e le paure di quel giorno. Il “Secolo Breve” continua con le cronache e i documenti dei grandi bombardamenti del 1943/44: Zoagli, Recco, Chiavari e Lavagna, Sestri Levante e Moneglia. Città ferite e le inutili morti dei civili, le carte degli archivi americani, le foto, le testimonianze dei sopravissuti. Il volume proseguiva con una biografia che mi tocca particolarmente e alla quale ho attivamente partecipato: Sergio Kasman. Un capitolo dedicato alla mia famiglia per ricordare il ruolo di mio fratello dai giorni della Resistenza, sino all’agguato di piazza Lavater a Milano. Ricordo di dolori che si intrecciano con la storia e la segnano violentemente, come la raccolta di lettere dei nostri condannati a morte, documenti e tracce che Getto ricuce e restituisce per farci capire gli ultimi drammatici istanti di chi stava cadendo davanti al plotone d’esecuzione. Il secondo volume si concludeva con una ricorrenza di grande valore storico: i fatti del 30 giugno 1960 a Genova. Le documentazioni raccolte dall’autore ci guidano dall’inaugurazione della sede chiavarese del MSI, quando gli uomini della Coduri presidiano le strade, preoccupati per il ritorno di Basile e la pretesa di riabilitarlo.
Una vera sfida alla Resistenza, a quanti lottarono per battere figure come Basile, prefetto genovese nei giorni delle retate nazifasciste a Genova e nel Tigullio. Vinsero i “ragazzi con le magliette a righe”, i nuovi partigiani che impedirono il ristabilirsi di un quadro allarmante e cupo. Il grande racconto dei tre “Sussidiari della Memoria” si conclude col presente volume: Fascismo, Resistenza, Costituzione. Tre parole che valgono davvero la pena di essere indagate, dove Viarengo cerca e illustra il Tigullio, costruisce un percorso semplice per attraversare i fatti e le cronache. La vita di Fabrizio Maffi è utilizzata per seguire questa traccia, gli avvenimenti del grande uomo politico si susseguono: la Grande Guerra, il primo fascismo, lo squadrismo e le sue violenze, i rapporti col Tigullio e Cavi di Lavagna, la fine della guerra e la Liberazione, l’attività per scrivere la Costituzione. Una biografia che ci permette d’attraversare avvenimenti, di conoscere fatti e uomini che cercarono di battere il fascismo e ridare una rinnovata libertà al nostro Paese. Il volume prosegue con storie raccontate dai diretti protagonisti, testimonianze dei partigiani della Coduri che realizzarono attivamente il progetto resistenziale. Ancora carte e documenti sui bombardamenti di Borzonasca, Carasco, Rapallo e Santa Margherita Ligure, foto di distruzioni, di case crollate e interminabili liste di civili deceduti: sono i bombardamenti sul Tigullio. Il cuore di questo ultimo volume racconta la riconquista della libertà, di uomini come Fabrizio Maffi, col loro impegno ideale, le condanne, il carcere, il confino coatto, il tutto senza perdere la lucidità che li guiderà alla scrittura della Costituzione. Viarengo segna con forza questo passaggio, il tratto del combattere per ricostruire, della lotta per cancellare la guerra, del desiderio grande di tutti gli uomini di mantenere la pace.
ROBERTO KASMAN
Presidente A.N.P.I. Chiavari