Luigi Passerini: la formazione, tra guerra e letteratura, 1892 - 1922
Luigi Passerini (1892-1951), scrittore, giornalista, uomo politico, amministratore locale e infine funzionario governativo in diverse province dell’Italia settentrionale e meridionale, è un personaggio-chiave per comprendere la storia politica del fascismo a Parma dal 1919 al 1943 ma, nello stesso tempo, costituisce anche una figura “esemplare” di fascista, capace cioè di far emergere, attraverso la sua storia personale, valori e contraddizioni di cui il fascismo fu portatore. Pietrino Bianchi nel 1960 definirà Passerini un «parmigiano all’antica e di mentalità liberale, sebbene fosse stato tra i primi fascisti», e queste sue doti di equilibrio e moderazione sono state messe in luce concordemente da tutte le voci biografiche che lo hanno riguardato.